
Uno dei film italiani recenti più brutti, La Scuola Cattolica, racconta la famosa vicenda del massacro del Circeo.
Oltre ad essere recitato male e fatto male (aparte la scena famosa in cui Benny Porcaroli canta Battisti in macchina con l’aguzzino), il problemone del film è uno bello e semplice. Ovvero, a dispetto del titolo, non viene toccato il tema centrale della vicenda del Circeo.
Quei ragazzi, ricchi e privilegiati, erano principalemente una cosa: fascisti.
Nel film, invece, vengono presentati come una banda di mattacchioni un po’ mezzo satanichelli. Che facevano delle malefatte sotto forma di messa satanica, ma che sarà mai. Con tanto di risate e occhi spiritati del tipo “vabè ma questi erano proprio matti dai”.
L’episodio del Circeo, altrimenti, ci parla di un tema ben diverso. Ci parla di lotta di classe. Non ci parla affatto di sua eccellenza Satana. Quelli erano maschi fasciti che hanno stuprato donne proletarie, non c’è da girarci intorno.
A chiosa della merdacità del film aggiungo la descrizione di una scena: durante uno dei riti satanichelli dei ragazzi, viene bullizzato un compagno di classe, omosessuale. Mentre questi lo frustano, si accorgono che egli gode. Ovviemente nel cinema scadente italiano l’omosessuale è il pervertito che frustato gode. Eccerto.

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