Occhio Lucido.

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Il mio sguardo sulla realtà che vi circonda.

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  • Lexi, grilla parlante

    She is Rue’s childhood best friend

    La mia teoria è che esiste una lettura su un piano diverso della serie Euphoria. In particolare, il personaggio di Lexi, in questa lettura, non esiste davvero nella serie, bensì rappresenta la coscienza dei vari characters (principalmente di Rue, ma talvolta anche la coscienza degli altri personaggi filtrata con gli occhi della coscienza di Rue).

    Season 2, ultimi due episodi, è proprio la stessa coscienza a mettere su uno spettacolino delle vite degli altri in cui tutto va a mignotte.

    Lexi Howard non esiste, è uno spirito guida, nella serie.

  • Recording ambientale

    Ma ca minghia sta diciendo isso?

    Io ritengo che diciamo a Madre Natura questa cosa gli sia sfuggita di mano e che è questo il vero miracolo dell’essere un essere umano: che il nostro cervello è più forte della nostra biologia è più forte della nostra appunto anima checché ne dicano le varie religioni e cavolate spirituali buddisti e quelli lì.

    Non è l’anima il nostro problema noi non cerchiamo la pace d’animo noi dobbiamo cercare la pace di questo cervello che per le persone che ce l’hanno funziona troppo.

    Cioè se tu fossi  un passero non avresti problemi: il suo cervello gli dice hai fame vai a trovarti un verme da mangiare hai voglia di fare due passi spiega le ali e vola.

    Eh, ci sono gli scemi, sì probabilmente però qua io credo che comunque anche restringendo il potenziale della vita di quelli che ho chiamato adesso gli scemi che hanno una vita più stretta più composta comunque ritengo che i loro problemi scàlino, rimangano comunque gli stessi. Nel senso, queste sono persone con un piccolo cervello ma comunque con una vita molto più piccola ancora più quindi comunque questo struggle ce l’hanno dentro. Magari non hanno la maturità di riuscire a identificarlo di riuscire a dargli un nome e un cognome, di riuscire a dargli una forma e di combatterlo.

    Però guarda che questo malessere qui ce l’abbiamo dentro tutti, semplicemente noi siamo più bravi abbiamo messo una maschera più sorridente

    È tutto un equilibrio sopra la follia ma la verità è che comunque in quella follia lì non ci si cade alla fine. Anche laddove tu credi che basta che basterebbe il più minimo passo falso per mandare tutto a puttane, la verità è che alla fine dei conti anche il più grande passo falso non ha mai rimandato a puttane nulla, quindi con questo in mente non ti preoccupare: vattene fischiettando e non c’è nulla da risolvere. Il problema è la vita non è che hai un problema nella vita, il problema è la vita che è un problema.

    Però, ripeto, meglio vivi che morti, perché comunque in un certo senso a guardarsi anche un po’ dal fuori meglio averceli questi problemi rispetto ad essere un passerotto, perché questo vuol dire essere umani essere esseri umani che è la cosa più potente dell’universo sta cosa.

  • Glentoccala

    Miele

    Cadenheads’s sherry cask, distillato a Glentauchers-Glenlivet, 10 anni, 53,2%, una bottiglia di 300. Fatte le presentazioni.

    Naso: conceria di cuoio e lavoro al pirografo dei boy scout. Un po’ di Merito, quello per stirare. Con uno zuccherino imbevuto nel caffè.

    Palato: fortino. Zabaione caldo con un tocco di amaro salato.

    Finish: caramelleria biscotteria. Non esagerata e non tocca il panettone mai (ahimè), ma tocca più il panforte. Poi si spreme sull’acido di acino rosso, esce un po’ di sherry. C’è la rigorissia ma della bella crema arancione, spumosetta. Buono. Il finish più lungo si appoggia anche un po’ sull’amaro clorofilla da ramo verde spellato.

    In generale rimane un po’ troppo chiuso per i miei gusti, e non è esattamente beverino, però gliel’ammolla diciamo.

  • È andato

    Dateje na cannuccia

    Giuseppi Conte stasera a Di Martedì era strano: sembrava sotto farmaco. Si incantava spesso, al fianco di Bersani (te credo) con dei risvegli improvvisi.

    Invecchiato, fino a fare sospettare che qualcosa gli sia successo; tipo un ictus?

  • Lavoro nuovo? Nessun problema

    Say it with a film

    Per qualche ragione questo consiglio, valido per il vostro primo giorno di galera, come indicato nel film 25th hour di Spike Lee, è un ottimo consiglio anche per chi si avvicina al modo del lavoro.

    Welcome to your new corporate life!

  • La scriteriata funivia delle Cime Bianche

    Una mucca resiste passivamente allo scellerato snaturamento del Vallone delle Cime Bianche

    Con questo post mi unisco e supporto il gruppo Ripartire dalle Cime Bianche, che difende l’integrità e la bellezza del Vallone delle Cime bianche da uno scriteriato progetto, patrocinato dal Comune di Ayas e dalla Regione Valle d’Aosta, che vorrebbe farvi passare un nuovo, gigantesco impianto sciistico, nonostante il Vallone sia Tutelato dalla Unione Europea come zona di alto interesse naturalistico e geologico.

    Sulle ali, forse, delle dichiarazioni di Santanché, la quale invoca la costruzione di un aeroporto a Cervinia, durante le scorse settimane il Comitato pro collegamento, con il supporto di Regione, società degli impianti, enti locali e alcune categorie, ha messo in atto una campagna propagandistica fatta di slogan tanto altisonanti quanto vacui. 

    E’ essenziale bloccare il progetto idiota!

    Sono un amante della montagna e nel corso degli anni ho avuto il piacere di visitare la splendida Valle d’Aosta.

    Tale impianto, di dubbia utilità pratica, non potrebbe che avere effetti devastanti sul paesaggio e sui delicati ecosistemi del vallone.
    In un contesto segnato dalla crisi climatica e ambientale, in cui lo sci alpino avrà un ruolo minore, ma con un impatto crescente, per esempio in termini di consumo di risorse idriche ed energetiche, occorre immaginare un futuro diverso, che sia desiderabile per abitanti, nuovi residenti, ospiti e visitatori.

    Tale futuro dovrà essere in linea con la crescente sensibilità ambientale delle nuove generazioni, future eredi del vallone. Un futuro in cui la cultura, la cura del territorio e la presenza degli agricoltori svolgano un ruolo fondamentale e il turismo non sia mordi e fuggi, ma improntato alla conoscenza, alla scoperta del genius loci e alla frequentazione responsabile del territorio.

    La scelta di procedere con il progetto senza dubbio farebbe venir meno la motivazione a frequentare la Val d’Ayas e la Valle d’Aosta da parte di molti amanti della montagna come me, poiché in aperto contrasto con l’interesse collettivo, la tutela del paesaggio, nonché con la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, e solamente a favore di un inasprimento dello sfruttamento scellerato delle risorse che la nostra Terra ci offre.

    La valle ha già le piste per lo sci, lasciamo anche i prati ai caprioli!

    • Cime Bianche Laghi
  • Roma capoccia

    Say it with a film

    Fortunatamente siamo a Roma, non a Milano!

    Noi giovani parliamo così.

  • Cosa fare in caso di fallout radioattivo

    Ecco, eviterei di fare come questi voyeurs delle radiazioni

    Ho lavorato una vita con le radiazioni e studiando i loro effetti sulle cellule e il DNA umano.

    Qui alcuni consigli sul da farsi in caso di fallout radioattivo.

    Il fallout radioattivo è la ricaduta ambientale di materiale radioattivo per via di una bomba atomica o dell’esplosione di una centrale nucleare.

    In caso ciò avvenga è molto importante prima di tutto ascoltare le indicazioni delle autorità in televisione o per le strade. Immagino che qualcuno delle forze dell’ordine ci dia delle informazioni. Ma nel caso non lo facessero, ecco cosa fare.

    Mettersi al riparo. In casa con le finestre chiuse e le persiane chiuse. Meglio ancora in cantina. Se possibile stare nelle stanze più interne della casa. Immaginate che fuori ci sia un forte rumore e che volete schermarci da esso: più “strati” di porte e mura mettete fra voi e l’esterno meglio è. Un’opzione alternativa ottima è mettersi in cantina, perché sottoterra si è più riparati.

    Ovviamente assicurarsi di avere qualcosa da mangiare in casa. Sopravvivere alle radiazioni per morire di fame è stupido.

    Andare subito a bloccare la tiroide ingerendo 100 mg di iodio stabile al giorno (dose per adulti, i bambini ne basta la metà). Se si ha in casa il sale iodato, un cucchiaino da caffè colmo al giorno è abbastanza. Si può sciogliere in acqua o brodo.

    Avere comunicazione con l’esterno (televisione o internet) è fondamentale per capire come muoversi nei prossimi giorni. Attenersi alle direttive governative!

    Evitare se possibile di bere l’acqua del rubinetto. Evitare frutta e verdure fresche appena colte.

    Mangiare cose confezionate in scatola finché il fallout non sarà terminato.

    Ricordate, le radiazioni (gamma) si propagano in linea retta dalla sorgente perciò non possono curvare per raggiungervi dietro gli angoli o gli spigoli. Ciò detto esse possono viaggiare trasportate, per esempio, dalla pioggia dalle nuvole o dal vento – o meglio la sorgente radioattiva può viaggiare e raggiungere le vostre case. È perciò consigliabile spegnere gli impianti di areazione che pescano l’aria dall’esterno e la portano in casa.

    Per i primi due giorni attenersi a queste semplici regole. Il peggio dovrebbe essere passato.

    Dopodiché? Dopodiché si vedrà…

  • La scuola satanica

    Che mattacchione

    Uno dei film italiani recenti più brutti, La Scuola Cattolica, racconta la famosa vicenda del massacro del Circeo.

    Oltre ad essere recitato male e fatto male (aparte la scena famosa in cui Benny Porcaroli canta Battisti in macchina con l’aguzzino), il problemone del film è uno bello e semplice. Ovvero, a dispetto del titolo, non viene toccato il tema centrale della vicenda del Circeo.

    Quei ragazzi, ricchi e privilegiati, erano principalemente una cosa: fascisti.

    Nel film, invece, vengono presentati come una banda di mattacchioni un po’ mezzo satanichelli. Che facevano delle malefatte sotto forma di messa satanica, ma che sarà mai. Con tanto di risate e occhi spiritati del tipo “vabè ma questi erano proprio matti dai”.

    L’episodio del Circeo, altrimenti, ci parla di un tema ben diverso. Ci parla di lotta di classe. Non ci parla affatto di sua eccellenza Satana. Quelli erano maschi fasciti che hanno stuprato donne proletarie, non c’è da girarci intorno.

    A chiosa della merdacità del film aggiungo la descrizione di una scena: durante uno dei riti satanichelli dei ragazzi, viene bullizzato un compagno di classe, omosessuale. Mentre questi lo frustano, si accorgono che egli gode. Ovviemente nel cinema scadente italiano l’omosessuale è il pervertito che frustato gode. Eccerto.

  • Dicevamo?

    Say it with a film

    Nulla da dichiarare?

    Ma era uno scherzo

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“Avvezzo a dietrologie intelligenti” (cit.)

 

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