Occhio Lucido.

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Il mio sguardo sulla realtà che vi circonda.

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  • Ben Nevis E&M

    L’etiquette

    Madonna che bumba!

    Naso di pera e kiwi, in bocca cioccolato dell’uovo di Pasqua, che presto lascia la strada alle uvette e canditi del panettone. Finish panettononico poi acidino.

    Avevo sentito parlare bene di Ben Nevis, e in effetti…

  • Metterci la faccia

    Joseppi

    Ogni volta che (greasy) Giuseppi Conte fa uno sbaglio diche che almeno lui ci mette la faccia.

    A me viene in mente la scena di Grease col professore Calhoun.

    Sì, che ce la metta la faccia!

    Torte in da face
  • Conte nuto

    Avantiii march!


    Grande, enorme fallimento di Giuseppi Conte nelle trattative per l’elezione del Presidente della Repubblica.

    Del resto persino nel partito dell’improvvisazione (M5S, chettelodicoaffà?) non ci si può improvvisare leader.

    Conte mi ha sempre provocato un certo ribrezzo. Quell’aria piaciona da autogrill. Quel modo di fare finto galantuomo stirato prima di uscire. Unto & tinto, non c’ha capito molto. Condito da una erre un po’ scadente ha inspiegabilmente affascinato le casalin(gh)e di ogni Voghera.

    Spinto spintissimo da Travaglio resta da capire come si consumerà ora la sua litigata con Giggino er Bibbitaro.

  • Molta EUPHORIA

    Rou relapses

    Credo che la serie HBO Euphoria sia il pezzo televisivo o cinematografico più ben fatto degli ultimi non-so anni!

    Euphoria parla di un gruppo di teenager americani nel middle of nowhere e ne esplora gli amori e i problemi. Ma non proprio alla Dawson’s Creek…

    Euphoria parla in maniera onesta di problemi veri, primo fra tutti la droga (la opioid crisis che in America uccide uccide uccide: è la principale causa di morte negli individui sotto i 50 anni, zio papero). Il tema è sviluppato senza ipocrisie e senza fronzoli; Rou, Zendaya, la protagonista, ha una dipendenza forte dalle sostanze e con lei esploriamo la fatica.

    Un altro tema molto ben sviluppato in Euphoria è quello della sessualità e del gender, anche questo senza ipocrisie e con una aderenza estrema alla realtà e senza tagliare fuori la complessità del tema!

    Tutti – tutti – i personaggi sono sviluppati a fondo.

    La fotografia è eccellente.

    La colonna sonora è cupa, rap moderni e Tupac. Cosa chiedere di meglio.

  • L’atterraggio di Mattarella

    Bene, bravo, bisssss

    Oggi si è insediato Sergio Mattarella per la carica di Presidente della Repubblica, II°.

    È stato applaudito più di cinquanta volte durante il suo discorso di insediamento al Parlamento.

    Un applauso nervoso, di una politica che ha scampato la morte e che è già morta (di idiozia), dentro. Un applauso che ricorda tanto l’applausetto nervoso che i passeggeri (italiani) fanno all’atterraggio ad Ibiza, Ryanair, 32€-e-qualcosa col bagaglio col peso in eccesso.

    E anche stavolta siamo sopravvissuti, ora vamos a la playa!

  • La rierezione di Mattarella

    Il titolo de Il Manifesto

    La rielezione di Sergio Mattarella alla guida dello Stato, come Presidente della Repubblica, è uno scandalo della politica. Grazie a lui, che si è reso disponibile, ma non è accettabile che i partiti non siano riusciti a mettersi d’accordo su un nome papabile. 

    Resta da capire, a mio parere, come sia stato preso l’accordo, visto che – pare – Mattarella abbia accettato di rendersi disponibile solo dopo un colloquio con Mario Draghi. Che si siano accordati su un mandato a scadenza? Sarà anche interessante capire come Mario Draghi continuerà a guidare un Governo che non lo ha promosso a Presidente della Repubblica. 

    Peccato, io sono per il Draghistan!

  • Titamen

    L’immacolata concezione (Imma)

    Titane ha vinto la Palma d’Oro di Cannes nel 2021.

    Non ostante le voci che correvano prima della proiezione del film che intendevano screditarlo (“c’è una donna che rimane incinta da una Cadillac, uuuuuu”), il film risulta essere molto ben fatto.

    Un po’ violento, un po’ schifoso, ripercorre – a mio parere – quella che è stata la sorpresa e la difficoltà ad accogliere la nascita di Gesù.

    Figlio dell’Uomo, figlio di Dio, figlia di una Caddillac, il miracolo della persona che controvoglia si ritrova incarnazione suprema della vittima che porta il bene è riportato alla nostra attenzione.

    Una bizzarrìa del genere solo gli evangelisti potevano.

  • Chiamare le cose col loro nome

    Say it with a film
    Muhammad Ali non ha capito bene come lo hai chiamato

    Un magnifico momento di persuasione ad opera di Cassius Marcellus Clay Jr., un passo per la liberazione dalla schiavitù.

    February 6, 1967. Muhammad Ali vs Ernie Terrell, WBA and WBC heavyweight Championship of the World. Prima della gara, Terrell, si era rivolto ad Ali chiamandolo col suo nome di battesimo, Clay. Sul ring, Muhammad gli fece capire quale fosse il suo vero nome. A suon di sganassoni!

    What’s my name motherfucker?

  • Volare sì, atterrare no

    Say it with a film

    L’atteggiamento giusto da adottare (no, non il sessismo di Indy).

    Story of my life, ma alla fine l’importante è sganciare l’aereo e andare. Per l’atterraggio ci lasceremo ispirare e ci inventeremo qualcosa.

    I didn’t know you could fly a plane
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“Avvezzo a dietrologie intelligenti” (cit.)

 

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